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Farmaci
Farmaci anti-malaria in Africa. PDF Stampa E-mail
Sono 200mila ogni anno le vittime di medicinali scaduti o scadenti. Uno su tre fa male alla salute
 
Secondo l´Oms, la distribuzione di farmaci avariati provoca almeno 200mila morti evitabili ogni ...
Un farmaco anti-malarico su tre che viene venduto in Africa non passa i test qualitativi, anzi la loro vendita dovrebbe essere del tutto bandita perchè nociva per la salute. Cosa comporta tutto questo? Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), almeno 200mila morti evitabili ogni anno.
 
Sanità & affari, c'è una versione italiana della patologia PDF Stampa E-mail

Medicine a go go

Come l'industria farmaceutica condiziona il sistema sanitario. Ne parla un libro "Il giuramento di Ippocrate tradito senza ritegno: per soldi". Gli stessi che fanno "girare" l'industria farmaceutica.

 
Sapere e prevenzione PDF Stampa E-mail
campagna contro i farmaci dannosi Pfizer

Pfizer è l’azienda con la ricerca biomedica e farmaceutica più vasta al mondo. È anche uno dei principali clienti di HLS ( http://www.stophls.net), sotto contratto per condurre, numerose volte nel corso degli anni, crudeli esperimenti.
 
I farmaci di uso comune hanno "effetti collaterali" anche sulla psiche PDF Stampa E-mail
ricerca, dati e considerazioni

Quanti sono a conoscenza che la maggior parte dei farmaci di uso comune hanno "effetti collaterali" non solo sul corpo ma anche sulla psiche?
Siamo così deresponsabilizzati e svuotati interiormente che oltre a delegare quotidianamente ai medici la nostra salute (con i risultati che ben sappiamo), non chiediamo neppure informazioni e delucidazioni sui pericoli e gli effetti controindicati dei medicinali che ci vengono prescritti. Ovviamente non è pensabile che un Medico, dall'alto della sua conoscenza, possa prescriverci un prodotto pericoloso per la salute.
 
La salute mentale oggi PDF Stampa E-mail

Cosa è cambiato dall'introduzione della Legge 180, trent'anni fa? Sicuramente l'immagine dei servizi, non più spazi "altri" per soggetti "diversi" ma luoghi dignitosi. E poi lo sforzo di superare l'etichettatura del "matto". Resta però ancora insufficientemente attuata la restituzione al sociale di quella "delega" alla psichiatria di cui parlava Basaglia, e l'integrazione socio-sanitaria nelle pratiche di salute mentale

Sono passati 30 anni dalla legge 180, la legge Basaglia, la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici e ha fornito un preciso assetto per i servizi di salute mentale inserendoli nel Sistema Sanitario Nazionale.

 
Elettroshock PDF Stampa E-mail
Intervista al dottor Giorgio Antonucci, medico e psichiatra toscano che lavorò al fianco di Basaglia

"Stop alle costrizioni. Son ben altre le terapie"

"LA FOLLIA è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere".
Partendo da questo convincimento Franco Basaglia rivoluzionò l'universo delle malattie mentali: bandì l'usanza degli internati, eliminò le sbarre, consacrò il dialogo come via d'uscita dal disagio psichico. Il suo percorso cominciò a Gorizia dove, fin dal 1962, il promotore della legge 180 che in Italia ha imposto la chiusura dei manicomi, adottò metodi nuovi per curare i malati di mente. Al suo fianco, nel 1969, chiamò il dottor Giorgio Antonucci, medico e psicanalista toscano che un anno prima aveva lavorato a Cividale del Friuli, nel primo ospedale civile aperto come alternativa ai manicomi.
 
Come ti muovi ti impasticco PDF Stampa E-mail
Sesso, internet, lavoro, gioco, shopping, ginnastica. Prendi un comportamento qualsiasi, definiscilo patologico e poi trovagli (e vendigli) una cura: è un'altra delle frontiere del biopotere postmoderno duttile e pervasivo.

Forse qualcuno avrà già sentito parlare del disease mongering. E' una strategia utilizzata dall'industria farmaceutica per incrementare gli utili attraverso una serie di specifiche azioni, ad esempio indirizzare l'attenzione clinica e di ricerca su patologie croniche e di forte diffusione (con buona pace delle persone affette da malattie rare il cui "poco mercato" non merita grandi investimenti), abbassando i livelli-soglia di rischio, ma alzando quelli di redditività di farmaci che non devono essere somministrati ai fini della guarigione, ma per mantenere gli assuntori "sotto cura e sotto controllo" praticamente per tutta la vita.
 
La marijuana provoca dipendenza? PDF Stampa E-mail
Le false leggende

- Chi comincia con la marijuana finisce con l'eroina o con droghe pesanti
- La marijuana può portare direttamente alla morte
- La marijuana uccide le cellule celebrali
- La marijuana fa perdere la memoria
- La marijana è la principale causa di incidenti stradali
- La marijuana ha effetti talmente sconvolgenti che induce al suicidio o ad atti sconsiderati
- La marijuana favorisce la calvizie, riduce le prestazioni sessuali
- La marijuana rende aggressivi
- La marijuana provoca la schizofrenia - In realtà fumare o assumere marijuana può esacerbare la patologia o favorirne una accelerazione, soprattutto nell'età dell'adolescenza in soggetti con patologie latenti (vedere la tabella a sinistra)
- I soggetti che consumano marijuana vengono indotti a rubare o compiere atti criminali per procurarsela
- La marijuana danneggia il feto
- La marijuana rende incoscienti e incapaci di reagire a eventuali violenze o vessazioni
- Assumerla indebolisce il sistema immunitario e fumarla nuoce ai polmoni più del tabacco
 
Basta con la vergognosa indulgenza verso i medici obiettori PDF Stampa E-mail
Contraccezione d’emergenza
L’Udi promuove il Comitato nazionale delle donne "Quando decidiamo noi"


Non possiamo più tollerare la vergognosa indulgenza delle istituzioni sanitarie e di governo verso quei medici che fanno obiezione alla prescrizione della contraccezione d’emergenza, detta "pillola del giorno dopo". Episodio dopo episodio, denuncia dopo denuncia, ci troviamo di fronte ad una diffusa e vergognosa omertà.

Ora, forse, si incomincia a capire che cosa è successo in questi anni di "ritardo", in realtà anni di copertura ideologica, maschilista e fondamentalista di gravi prevaricazioni contro le donne.