Così Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione italiana endometriosi Onlus, in occasione del recente Convegno internazionale sulla patologia, organizzato a Roma. La scoperta è stata fatta riproducendo l'endometriosi nel modello animale, usando dei topi. Ad un gruppo di questi e stato somministrato il bisfenolo A. Nella prole nata da queste madri, nel 30% dei casi e stata riscontrata la presenza di questa patologia nel tessuto adiposo periuterino (fuori dall'utero). Nel gruppo non trattato col bisfenolo è stato verificato un solo caso di endometriosi nella prole femminile.
Il bisfenolo A è uno dei componenti principali della plastica e, ha aggiunto Signorile, "si può essere contaminati bevendo l'acqua dalla bottiglia di plastica". Dunque, se queste sostanze vengono assunte da una donna nella prima fase della gravidanza - passando, così, al feto - possono essere dannose. "L'embrione è estremamente sensibile", ha concluso il presidente della Fie. "Il neonato che magari viene a contatto con il biberon di plastica è sensibile, il bambino molto meno e l'adulto meno ancora''.
Una dichiarazione che è stata smentita da Mineracqua, l'associazione imprenditoriale che riunisce i confezionatori di acqua minerale in Italia. "Ancora una volta ribadiamo che, sulla scorta delle disposizioni vigenti, il Bisfenolo A non è associabile al Pet (Poli-etilene-tereftalato), unica plastica utilizzata per confezionare acqua minerale", ha precisato, in una nota, Ettore Fortuna, a capo dell'associazione. "Tracce di Bisfenolo A possono invece essere associate a contenitori a base di policarbonato, su cui evidentemente deve essere appuntata l'attenzione scientifica".
L'endometriosi è una patologia fortemente invalidante che impedisce a chi ne soffre di condurre una normale vita lavorativa, sociale e familiare. Secondo l'Onu sono 150 milioni le vittime colpite nel mondo, 14 milioni in Europa e 3 milioni in Italia. Determinata dalla presenza di focolai endometriosici che si impiantano al di fuori dell'utero e nel basso ventre - e che reagiscono alla stimolazione ormonale del ciclo mestruale o delle sostanze chimiche presenti nell'ambiente - questa malattia è spesso causa di infertilità, di rapporti sessuali dolorosi, di stanchezza fisica e di fitte pelviche croniche.
Per cercare di contrastare l'endometriosi - realtà ancora fortemente sconosciuta alla maggioranza della gente - l'INAIL ha sottoscritto, lo scorso luglio, insieme a Inps, Ias e Fie un protocollo d'intesa che prevede la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione, la promozione della ricerca e un tavolo tecnico per la definizione della più idonea normativa in materia di sostegno alle donne.
12 aprile 2010.
fonte: inail
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