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Iniziato il processo " Santa Rita " PDF Stampa E-mail
Scritto da Fulvio Aurora   

Le accuse sono di truffa e lesioni, ma fra le accuse contestate dai Pubblici Ministeri vi sono anche per alcuni medici le accuse di omicidio aggravato dalla crudeltà e di lesioni gravissime.

 

 Medicina Democratica, Movimento di lotta per la salute è stata riconosciuta parte civile nel processo contro alcuni medici e responsabili amministrativi della Casa di Cura Santa Rita di Milano e contro la stessa Casa di Cura quale responsabile civile.

Il processo è iniziato il 2 dicembre 2008 al seguito di indagini della Guardia di Finanza iniziate nel 2007. Il 9 giugno 2008 sono stati disposte 14 ordinanze di custodia cautelare delle quali due in carcere e le altre ai domiciliari. Le accuse sono di truffa e lesioni, ma fra le accuse contestate dai Pubblici Ministeri vi sono anche per alcuni medici le accuse di omicidio aggravato dalla crudeltà e di lesioni gravissime.

Non vi sono state udienze davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP), in quanto il GIP (giudice delle indagini preliminari) ha riconosciuto di fronte alla richiesta dei Pubblici Ministeri (PM) che le prove fornite erano così evidenti che il processo poteva immediatamente avere inizio.

Le accuse mosse agli imputati sono molteplici.
Il processo è iniziato e sta procedendo una o due udienze la settimana. Sono state fissate udienze fino alla fine di giugno.
Per avere un’idea delle accuse basta leggersi fra i molteplici atti la richiesta di applicazione di misura cautelare da parte della Procura della repubblica.

La somma delle truffe, ovvero dei DGR (finanziamento delle strutture sanitarie a prestazione, ovvero per gruppi di diagnosi) gonfiati o inventati ammonterebbero in due anni (2005/2006 – verificare) a 3.490.000 euro, mentre le lesioni procurate per inappropriatezza riguardano decine di persone che si erano rivolte alla clinica per essere curate.

Si legge ad esempio in riferimento al reato di truffa “….. perché in tempi diversi in concorso morale e materiale fra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, ciascuno nelle qualità di seguito descritte, con artifici e raggiri, si procuravano l’ingiusto profitto della percezione di indebiti rimborsi per prestazioni sanitarie fornite dalla Casa di Cura Santa Rita…. Artifici e raggiri consistiti nella rappresentazione delle patologie e delle conseguenti prestazioni sanitarie di cui si chiedeva il rimborso attuata con l’indicazioni dei codici DRG con valorizzazioni superiori a quelle corrette sia sotto il profilo dell’appropriatezza che della congruenza”.

Se andiamo nel campo delle lesioni personali rispetto alle imputazioni dei medici chirurghi,anestesisti e altri specialisti troviamo un lungo elenco abbastanza orripilante, ad esempio su un paziente di 76 anni “effettuavano senza alcuna considerazione delle condizioni e della storia clinica del paziente, un intervento di toracotomia laterale di minima, segmentectomia lobo superiore sinistro, bullectomie, pleurodesi chimica previa decorticazione, asportazione di linfonodo sottaortico, intervento inspiegabile in quanto il paziente era affetto da mere patologie infettive (…) non richiedenti alcun intervento chirurgico… con l’aggravante di avere agito con crudeltà sulla persona, consistita nel propendere per un intervento abnorme ed invasivo, in totale disprezzo delle condizioni di fragilità (per età e patologie) del paziente.”

Una signora di 30 anni affetta da sindrome di down:; “In particolare effettuava sulla medesima un intervento di VATS sinistra con resezioni polmonari parziali e biopsie pleuriche, intervento inspiegabile in quanto in contrasto con le condizioni e la storia clinica della paziente, affetta da patologia meramente infettiva (…) ed anzi pericoloso per lo stato febbrile in atto… Con l’aggravante di avere agito con crudeltà sulla persona.”

Prendiamo una ragazza di 18 anni sottoposta a intervento di “quadrantectomia mammaria (sx) più radicalizzazioni (ovvero asportazione di ulteriore tessuto mammario), del tutto inspiegabile, attese le condizioni e la storia clinica della paziente ed in presenza di patologia (fibroadenoma) richiedente una semplice nodulectomia (asportazione del nodulo) … Con l’aggravante di avere agito con crudeltà sulla persona, consistita nell’abnormità dell’intervento rapportata al rilevante impatto estetico del medesimo in soggetto di giovanissima età”. E così si va avanti per pagine e pagine.

Le ragioni che ci hanno spinto a costituirci parte civile come associazione che, come stabilisce lo Statuto, si fonda sull’affermazione del diritto alla salute. Come anche nel caso dei 7 morti della ThyssenKrupp si vuole cercare di ristabilire giustizia, per tenere vivo un diritto che viene messo in discussione, ovvero negato quando si producono condizioni di malattia e morte ad opera di chi non rispetta le leggi e ancora più non tiene in conto la dignità umana. Un diritto che viene messo in discussione oggi anche a livello politico quando si vogliono imporre trattamenti obbligatori a persone che li rifiutano.

Ma non è l’unica ragione. I fatti che si sono svolti alla Casa di Cura Santa Rita contraddicono pesantemente il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale. Una delle ragioni per cui i giudici della IV sezione penale del Tribunale di Milano hanno riconosciuto MD come parte civile è anche quella di avere considerato l’impegno il suo impegno per un interesse esplicito in tema di DRG. Il corso del processo chiarirà quali siano state le ragioni degli interventi inutili e dannosi (eseguiti con crudeltà).: i DRG sono fonte di inappropriatezza delle prestazioni sanitarie. Molte altre sono le Case di Cura e gli Ospedali privati che a Milano sono stati messi sotto inchiesta da parte della Magistratura, arrivando anche a precise condanne. E’ raro – forse – il caso che si è verificato alla Santa Rita, molto più noti e forse più semplici sono le falsificazioni delle diagnosi per avere assegnato un DRG più importante, ovvero più remunerativo; molto più facile dimettere e riammettere, come ha spiegato fra le distorsioni dei DRG in una delle ultime udienze il dirigente responsabile del settore per l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia (dott. Merlino).

 
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